Divertirsi nel Medioevo

Sembra strano associare la felicità al periodo medievale, date le frequenti guerre, carestie ed epidemie tuttavia oggi vi illustriamo come era possibile divertirsi nel medioevo. Erano metodi che potevano essere molto semplici oppure molto complicati e differenti in base allo status sociale. Infatti i ricchi potevano permettersi determinati intrattenimenti di cui invece le persone povere non potevano disporre. Al contrario di quello che si potrebbe pensare non era la classe sociale ad imporre determinati intrattenimenti, ma solo la disponibilità economica dell’individuo. A sostegno di questa ipotesi possiamo vedere agricoltori molto ricchi giocare agli stessi passatempi di re ed imperatori.

Oggi proponiamo 3 passatempi per le persone ricche e 3 per le persone povere, starà a voi giudicare e confrontare i divertimenti di quell’epoca con i nostri. Potrete così scoprire come in realtà non siano poi così differenti; Buona lettura!


Come si divertivano i ricchi nel medioevo?

Essere ricchi in quest’epoca storica è sicuramente una grossa fortuna. Soprattutto per tutti i passatempi di cui si dispone, infatti si poteva delegare il proprio lavoro ad altre persone per abbandonarsi ai divertimenti più estremi. I tre giochi più in voga tra le persone ricche erano sicuramenete:

Gli Scacchi

Gioco molto famoso in tutta l’Europa già dall’ XI secolo si pensa abbia origini Indiane riconducibili al 600 d.C.. Diffuso in tutto l’oriente e nel medio oriente ha dato origine al termine “scacco matto” proveniente dall’Arabo sha mat, che vuol dire “il re è morto”. Era un gioco di astuzia utilizzato oltre che al divertimento anche per fini strategici, infatti la scacchiera era paragonata ad una città fortificata che gli invasori dovevano assediare sconfiggendo le truppe che la difendevano.

Divertirsi nel Medioevo
regole del gioco

Il Backgammon

E’ un gioco molto complicato sia di fortuna che di strategia, infatti vengono utilizzati dei dadi. Come negli scacchi l’obbiettivo è quello di sconfiggere l’avversario bloccandolo ed impedendogli di rimuovere le pedina dal tavolo di gioco. Vince colui che non ha più pedine in campo. Per comodità vi mettiamo un video illustrativo sulle regole di questo gioco. Così potrete capire anche voi come facevano a divertirsi nel medioevo.

regole del gioco

I tornei

I tornei medievali sono uno dei passatempi più iconici della nobiltà. Tutti nel nostro immaginario associamo l’epoca di mezzo anche ai tornei fra cavalieri. Era uno sport molto pericoloso e si rischiava addirittura la morte; per questo motivo nei vari secoli si sono aggiunte regole sempre più dure. Consisteva in gruppi di sfidanti che a due a due oppure in mischia si sfidavo a simulare delle battaglie. Il vincitore poteva ricevere doni di immenso valore o addirittura la mano della figlia del Vassallo che ha organizzato i giochi.


Come si divertivano i poveri nel Medioevo

Seppure la povera gente per la maggior parte della giornata era impegnata a svolgere un attività lavorativa, c’era anche per loro spazio per il divertimento. Ovviamente era più semplice e meno sfarzoso dei ricchi ma il concetto di base era quello di rallegrare le giornate. Ecco a voi i tre metodi più comuni:

Feste Religiose

Essendo la civiltà dell’epoca molto religiosa, non era difficile che la parrocchia organizzasse feste religiose che successivamente diventavano aggregazione per la gente. Infatti si poteva vedere gente che suonava e danzava per le strade oppure giochi da tavolo rudimentali fatti con cuoio e legno.

Giochi di gruppo fra bambini

Fra i bambini oggi come allora c’è sempre molta immaginazione e qualsiasi scusa è buona per divertirsi.
Fra i giochi più comuni che i bambini usavano per divertirsi nel medioevo troviamo:

  • Il salto con la corda
  • la palla bollata
  • nascondino
  • 1,2,3 stai là

Osterie e giochi d’azzardo

Sebbene la chiesa non vedeva molto bene il gioco d’azzardo, tanto da bandirlo, nelle osterie il divertimento principale era proprio quello. Riservato solo a persone adulte, data la violenza fisica e verbale che spesso era impiegata, è stata causa di immense vincite o umilianti sconfitte. Il gioco più semplice era quello dei dadi: si usavano tre dadi, che dovevano essere conformi a determinate regole, nel mentre che si lanciavano si annunciava il numero ipotizzato e se usciva si vinceva quanto puntato, al contrario lo si perdeva.

giochi più complessi erano costituiti da oggi in terracotta o in cuoio è il caso del gioco della barca:

gioco della barca

Il gioco si compone di un disco di cuoio dove stampati sopra ci sono dei dischi numerati dall’1 al 6 e dall’8 al 12. tirando i dadi si puntava una moneta sul numero uscito se il numero è impegnato da una moneta avversaria la moneta andrà al rispettivo proprietario oppositore se il numero è vuoto bisognerà semplicemente metterla al suo interno. Se esce il numero 2 si possono prendere tutte le monete sul cerchio esterno, se esce il numero 7 bisognerà metterle sulla figura della barca (da qui il detto “fare una barca di soldi”), ottenendo il numero 12 si avrà il diritto di prendere tutte le monete sul disco di cuoio.
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Conclusioni su come potevano divertirsi nel medioevo

Ringraziandovi del tempo che ci avete dedicato, speriamo di aver portato un po’ di quel divertimento dei nostri antenati anche in voi. Se l’articolo vi è piaciuto condividetelo con tutti per sostenere il nostro progetto di divulgazione culturale. Grazie mille per tutto il vostro supporto!

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