La scoperta delle Americhe

Tutti considerano la scoperta delle Americhe come la fine del periodo Medioevale; quasi come se nella storia ci fosse una campanella che divide le varie epoche. Per convenzione tutti consideriamo la scoperta del continente attribuita all’Italiano Cristoforo Colombo, che nel 12 ottobre 1492 sbarca finalmente sul territorio delle isole Bahamas. Ma è veramente attribuibile a lui questa scoperta? Nessuno mai prima di lui è sbarcato sul nuovo continente? oggi vi spiegheremo in modo molto semplice e conciso tutti questi aspetti partendo però da colui che secondo la tradizione rivoluzionò l’Europa dell’epoca.


Cristoforo Colombo e La scoperta delle Americhe

Carta d’identità

Cristoforo Colombo

Nome: Cristoforo.
Cognome: Colombo.
Data e Luogo di Nascita: 26 agosto~31ottobre 1451, Genova.
Occupazione: Esperto navigatore, Cartografo, Studioso.
Segni Particolari: A lui si attribuisce la scoperta delle Americhe, ma era molto testardo!
Data e Luogo di Morte: 20 maggio 1506, Valladolid (città Spagnola).

Il progetto che lo portò alla Grande scoperta

Tutto ha inizio nel lontano 1483, quando Colombo chiese al re di Portogallo Giovanni II i fondi per attuare il suo progetto. Ovviamente il sovrano lo respinse dopo aver consultato i suoi esperti. Da allora Cristoforo grazie alla sua immensa testardaggine continua a chiede finanziamenti a tutte le persone ricche che conosce, ma con scarsi risultati, fino al 1487 quando riesce ad incontrare i sovrani spagnoli Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona.
Ovviamente anche loro istituirono una commissione di studiosi , presieduta da Hernando di Talavera che aveva il compito di analizzare il progetto del Genovese; nel 1490 dopo aver attentamente analizzato il tutto i dotti di Salamanca (chiamati così perché la commissione si era trasferita lì) respinsero il progetto affermando che i calcoli erano sbagliati e non accurati. Col senno di poi la commissione ha ragione infatti l’Italiano dichiara che per approdare bisogna percorre circa 3500 miglia, quasi 9 volte di meno rispetto alla realtà, molto probabilmente è un errore voluto dallo stesso progettista per riuscire ad ottenere la disponibilità economica.

Inizio della missione

Solamente il 17 aprile 1492 dopo aver nuovamente insistito con i reali di spagna viene siglato il contratto: “Capitulaciones de Santa Fe” con il quale finalmente si è dato il via alla missione. Il 3 agosto dello stesso anno dal porto di Palos de la Frontera partirono la Niña, la Pinta e la Santa Maria, le Famosissime Caravelle che dopo oltre 70 giorni di navigazione e non pochi problemi approdarono nelle isole Bahamas convinti di essere nelle indie. Infatti la spedizione era voluta per trovare una strada alternativa per raggiungere la Cina (Catai), il Giappone (Cipango) e tutta l’Asia orientale.
Durante la sua vita Cristoforo Colombo fece quattro viaggi verso le Americhe scoprendo nuovi territori e nuove popolazioni. morì all’età di 54 anni regalando al mondo questa incredibile scoperta che cambio la cognizione globale della terra smettendo di considerare l’Europa al centro del mondo.


Ipotesi che anticipano La scoperta delle Americhe

E’ difficile pensare che in tutta la storia dell’uomo nessuno abbia mai tentato di scoprire il continente americano cercando nuovi territori. Infatti vi sono ipotesi riguardanti la probabile scoperta da parte del popolo cinese, purtroppo però al momento non disponiamo di abbastanza prove per sostenere una tesi. Altre fonti ci portano a pensare che anche gli Etruschi (Abili navigatori) possano in qualche modo aver raggiunto il sud America, ipotesi parzialmente scartata purtroppo a causa del tipo di navigazione che faceva questa popolazione. Per essere precisi avevano imbarcazioni non adatte a trascorrere parecchio tempo in mare aperto oltre al fatto che erano soliti navigare seguendo le coste.
D’altro canto abbiamo ritrovamenti che attestano la presenza dei vichinghi nella zone settentrionali del continente Americano; più precisamente si fa risalire la scoperta all’esploratore Erik il Rosso ed ai suoi figli.


Erik il Rosso e La scoperta delle Americhe

La scoperta delle Americhe

Erik il Rosso, nato in Norvegia nel 940, era un uomo molto forte e dal carattere ribelle. A causa del suo comportamento che lo porto a commettere degli omicidi venne esiliato per ben due volte, questo fu il pretesto per iniziare a scoprire nuovi territori. Grazie al suo spirito di avventura ha scoperto la Groenlandia e L’Islanda (detta anche terra dei ghiacci). Erik ebbe quattro figli: Freydis, Thorvald, Thorstainn , e Leifur grazie a quest’Ultimo (che seguì le orme del padre) i vichinghi sbarcarono in terranova che denominarono Vinland (terra del vino). Effettivamente questa è la testimonianza che Cristoforo Colombo non fu il primo uomo a scoprire il nuovo continente, ma fu preceduto dai vichinghi. A prova di questo sono state ritrovate delle tombe risalenti all’XI secolo, ben 500 anni prima di Colombo, nel sito archeologico di Anse Aux Meadows in Canada.


Conclusioni

Speriamo che questo articolo sia stato di vostro gradimento, purtroppo a causa dell’immensa quantità di documenti e fonti abbiamo dovuto semplificare e velocizzare certi aspetti che altrimenti avrebbero allungato di molto il testo rendendolo pesante alla lettura. speriamo di essere stati esaustivi e ringraziandovi per la vostra attenzione vorremmo concludere facendo una piccola riflessione.
Non ha importanza se il nostro conterraneo abbia scoperto l’America dopo i figli di Erik il Rosso, quello che è rilevante è la voglia di avventura e scoperta, la curiosità e l’apertura mentale che ha portato persone diverse a perseguire un obbiettivo comune che li ha resi personaggi di cui non si potrà mai dimenticare il nome.


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