Cosa voleva dire essere Pellegrini nel medioevo? Quali rischi si correvano e quali difficoltà bisogna superare? quali motivazioni spingevano uomini e donne a camminare per anni lasciando il proprio paese senza sapere quale era il loro futuro? Oggi in questo articolo vogliamo rispondere a queste ed altre domande inerenti ad una tradizione medievale che è giunta e viva anche nella nostra modernità. Dobbiamo essere sinceri: per noi questo articolo è stato molto complesso e tuttavia molto divertente. Chi ci segue già da un po’ e legge i nostri articoli sa bene che noi adoriamo viaggiare, tra le nostre tante esperienze abbiamo provato anche diversi pellegrinaggi (Più Fabio che me). Per questo abbiamo voluto riproporvi, oltre che ad una semplice spiegazione, anche due itinerari che potrete rifare anche voi. Ma ora non vogliamo dilungarci troppo e vi auguriamo una Buona lettura!
Perché fare i pellegrini nel Medioevo?
Oggi giorno siamo abituati ad intraprendere un pellegrinaggio per pura voglia di viaggiare nell’ambito della fede oppure semplicemente per fare una nuova esperienza, ma un tempo è sempre stato così?
La risposta è no, in un mondo dove le distanze erano immense e tutte da percorrere a piedi in mezzo a boschi e città sconosciute, la motivazione non era certo solo farsi un viaggetto o una nuova esperienza. Invece era un ottimo modo per espiare peccati molto gravi, cercare miracoli e rimedi a malattie o perché si era fatto un voto ed una promessa. Tanti, tuttavia, come è successo durante le crociate lo hanno fatto per ricevere delle indulgenze e potersi così redimere da ogni peccato.
In alcuni casi invece sono stati fatti per motivazioni realmente inerenti ad atti di fede per il semplice credere ed adorare Dio.
Rischi e difficoltà che dovevano affrontare i pellegrini
In un modo senza elettricità, mezzi di trasporto, telefoni e previsioni meteo sicuramente la vita era molto più dura di oggi. Quindi si può capire che un pellegrino doveva affrontare molti pericoli, ma nello specifico i principali quali erano?
- Brigantaggio la strada per i principali centri di pellegrinaggio era spesso molto lunga ed il pellegrino oltre alle ostilità della geologia del posto rischiava di incontrare briganti lungo la via. A questo punto la domanda viene spontanea: come mai un brigante dovrebbe prendersela con dei pellegrini? Beh la risposta è semplice: seppure i centri di pellegrinaggio lungo la via non chiedevano denaro ai passanti, tutto il resto invece si: il cibo, i vestiti eventuali visite mediche. Essendo un viaggio che poteva durare decenni il pellegrino considerava tutto ed aveva bisogno di fondi che magari erano i risparmi di una vita. Per questo motivo tanta gente che si spostava con dei soldi attirava l’attenzione di ladri e malviventi.
- Malattie ed epidemie: Ci si poteva imbattere in città o paesi dilaniati da malattie che potevano facilmente diffondersi anche tra le comunità di pellegrini . Quindi il rischio di morte era molto alto se si contraevano malattie come la peste nera, il vaiolo, la lebbra, il morbillo e tante altre.
- Guerre: Guerre o scontri fra vassalli vicini erano diffusi e seppure i fedeli di solito venivano lasciati in pace non sempre è stato così. Quindi potevano essere al centro di conflitti talvolta molto sanguinosi.
- Segnaletica per il cammino: i sentieri per i pellegrini erano molto ben segnalati. Tuttavia poteva capitare che intemperie come neve o frane cancellassero le tracce del sentiero. Portando così i poveri viandanti e vagare nel vuoto o addirittura a perdersi allungando la strada.
- Animali selvatici: Imbattersi in animali come orsi, lupi o altri animali, disarmati non era sicuramente una bella situazione.
Quali sono i principali Sentieri dei pellegrini?
Di sentieri ce ne sono molti e davvero lunghi, tuttavia ci sono alcuni più famosi di altri ad esempio:
- Pellegrinaggio in Terra Santa.
- Cammino di Santiago de Compostela.
- Via Francigena
- Cammino di San Francesco d’Assisi
- Cammino di San Benedetto.
- Pellegrinaggio a Roma.
Comunque come promesso ecco a voi due esempi più uno di cammini che abbiamo fatto e che vogliamo riproporvi: Il cammino di San Colombano, Il Cammino Francescano della Marca, ed il bonus: il Cammino Italo-Polacco fatto da Fabio.
Cammino di san Colombano
Questo cammino ripercorre la strada che ha fatto San Colombano ed è tratto dalla “Vita Columbani” di Giona. E’ un cammino estremamente lungo che attraversa ben sette paesi e si pensa che il santo abbia impiegato 25 anni per portarlo a termine. Collega Leinster all’Eremo di San Michele a Bobbio, noi ovviamente abbiamo fatto la parte svizzera-italiana, ma nella cartina potrete vedere tutte le strade ed i paesi attraversati.
In ogni caso nella Vita Columbani di Giona sono riportate le seguenti tappe:
- Irlanda: Leinster, Cleenish Island, Bangor
- Regno Unito: St. Columb Minor, St. Columb Major
- Francia: St. Coulomb, Rouen,Soisson, Reims, Chalon-sur-Saone, La Voivre (Annegray), Sainte Marie-en-Chanois, Noroy-lès-Jussey, Luxeuil-lès-Bains, Fontaine-lès-Luxeuil, Trevilly, Epoisses, Besancon, Autun, Avallon, Saint Moré, Auxerre, Nevers, Orleans, Tours, Nantes, Soisson, Parigi, Meaux, Poincy, Ussy-sur-Marne, Metz, Strasburgo
- Germania: Coblenza, Magonza
- Austria: Bregenz
- Svizzera: Basilea, Zurigo, Tuggen, Arbon, San Gallo, Coira, Blenio, Septimerpass, Casaccia, Disentis,Blenio, Bellinzona
- Italia: Novate Mezzola, Mantello, Traona, Vaprio d’Adda, Como, Milano, San Colombano al Lambro, Bobbio, Eremo di San Michele.
Cammino Francescano della Marca
Il seguente cammino è forse uno dei più belli italiani perché ripercorre il cammino di San Francesco d’Assisi. é lungo circa 170 km e collega Assisi ad Ascoli Piceno. Le regioni attraversate sono due: l’Umbria e le Marche, i paesaggi attraversati sono magnifici e spettacolari e le tappe sono le seguenti:
- Umbria: Assisi, Foligno, Colfiorito
- Marche: Polverina, Montalto di Cessapalombo, Sarnano, Comunanza, Venarotta, Montedinove, Venarotta, Ascoli Piceno
Cammino Italo-Polacco
Questo cammino lo ha fatto Fabio quindi lascio a lui la parola.
Più che cammino questo potremmo definirlo un viaggio in tutto e per tutto, tuttavia ciò che lo definisce cammino sono i 400km che mi sono fatto a piedi nei dintorni di Cracovia, Praga e Vienna. Dalla Cartina potrete ben vedere che è stato un viaggio lungo e complesso, ma è stato forse una delle esperienze più entusiasmanti che abbia mai fatto. Un avventura strepitosa che vorrei in un futuro poter ripetere (chi lo sa magari insieme a voi XD). Tra cattedrali, castelli rocche e monasteri il mio cuore scoppiava di gioia, tuttavia non voglio dilungarmi troppo perché potrei trattenervi qui per dei giorni. le principali (perché altrimenti sarebbero troppe anche da elencare) tappe fatte sono:
- Gavardo (Bs)
- Bolzano
- Innsbruck
- Monaco di Baviera
- Linz
- Melk
- Vienna
- Bratislava
- Budapest
- Cracovia
- Varsavia
- Danzica
- Copenaghen
- Göteborg
- Oslo
- Copenaghen
- Dresda
- Praga
- Norimberga
- Gavardo (Bs)
Fonti
- San Colombano
- Studenti.it
- National Geografic
- https://www.giovannifighera.it
- Cronistoria.it
- Wikipedia
- Il Cammino Francescano della Marca di Maurizio Serafini e Luciano Monceri, Terre di Mezzo Editori.
- Il Cammino di San Colombano di Caterina Barbuscia e Valeria Beretta, Terre di Mezzo Editori.
- Vita Columbani di Giona