Poche popolazioni sono diventate “famose” come questa, ma da dove hanno preso il nome i longobardi? In questo breve articolo vediamo quella che a parer nostro è la più curiosa ed intrigante. Ovviamente accenneremo anche alle altre (che in parte verranno annunciate da questa), ma ora bando alle ciance e Buona Lettura!
Prima di partire con il racconto, spieghiamo almeno un minimo questo popolo scandinavo dal quale buona parte di noi italiani, almeno lontanamente, discendiamo. Di questa popolazione in realtà sappiamo poco, tuttavia siamo fortunati in quanto grazie a dei cronisti dell’epoca abbiamo qualche fonte dalla quale attingere le informazioni. La più importante fra tutte sicuramente è l’Historia Langobardorum un libro scritto da Paolo diacono nell’VIII secolo d.C.
Questo popolo discende in Italia nel lontano 568 d.C. sotto la guida di Re Alboino ed in pochi secoli riesce ad arrivare fino a Benevento, insomma un territorio molto vasto. Ma si sono sempre chiamati cosi? la risposta è no! il loro nome originario era: “Winili”.
l’origine mitologico dei Longobardi
I Winili discendono la Scandinavia sotto la guida di Ibor ed Aione, insediandosi nella regione della Scoringa. Qui rimangono indisturbati per alcuni anni credendo finalmente di poter star tranquilli. Tuttavia due giovani condottieri Vandali, di nome Ambri ed assi, iniziarono una campagna di conquista delle terre vicine ai loro domini. Il giovane popolo appena insediatosi vide arrivare dei messaggeri che li intimavano di cedere le proprie terre sottomettendosi ai loro padroni. Da buoni comandanti decisero di affrontare gli invasori e dichiarano così che avrebbero preferito difendere la loro libertà piuttosto che infamarla con un tributo.
[…] melius esse armis libertatem tueri, quam tributorum eandem solutione foedare. […]
Paolo Diacono, Historia Langobardorum, Incipit Liber Primus, paragrafo 7
così come era solito fare nelle tribù pagane prima di combattere, entrambi gli accampamenti pregarono gli dei, non sapendo che erano gli stessi.
Infatti i vandali supplicarono il dio Godan il quale rispose loro che avrebbe fatto vincere coloro che per primi avrebbe visto all’alba del giorno successivo.
Di contro i Winili pregarono la dea Frea moglie del dio la quale suggerì al popolo di schierare tutti, sia uomini che donne, con i capelli sciolti e posti attorno al viso; così vestiti dovevano presentarsi sul campo di battaglia da oriente prima del sorgere del sole. Durante la notte Frea Girò sul fianco Godan che al sorgere della luce vide un popolo e chiese alla moglie: “chi sono questi lungibarbi?” La Dea astuta rispose dicendo:” come hai loro dato un nome, dona a loro la vittoria” e così Godan creo il nome dei Longobardi i quali ebbero la meglio sui vandali.
[…] Quas cum Godan oriente sole conspiceret dixisse:”Qui sunt isti lungibarbi?” Tunc Fream subiunxisse, ut quibus nomen tribuerat victoriam condonaret. […]
Paolo Diacono, Historia Langobardorum, Incipit Liber Primus, paragrafo 8
Il nome dei Longobardi conclusioni
Questa riportata era la versione mitologica che lo stesso Paolo Diacono trascrisse, avendo cura di far sapere al lettore che era una versione per i miscredenti.
Altre ipotesi sull’origine del nome dei longobardi sono , oltre alle lunghe barbe che probabilmente avevano, anche le armi che utilizzavano. Infatti venivano spesso usate le “longbërte” delle specie di alabarde da cui presero il nome: Longo-Bardi.
la nostra lingua, cultura ed esistenza è anche merito di questo favoloso popolo Scandinavo, ma ora l’articolo purtroppo si deve concludere lasciando a voi la possibilità di commentare chiedendo un eventuale articolo sui longobardi dalle origini all’eredità che ci hanno lasciato, grazie mille a tutti voi.
Per approfondire
- Historia Langobardorum, Paolo Diacono, a cura di Antonio Zanella con un saggio di Bruno Luiselli, Bur Rizzoli Editori
- L’incredibile storia del medioevo un viaggio affascinante nell’Italia divisa tra impero e papato, Giuseppe Staffa, Newton Compton Editori.
- Immagini generate con l’ausilio di Unstable Diffusion AI.